la scuola è finita

giugno (8)avevo promesso un post serio e concreto ma pensandoci bene credo di aver completamente sbagliato i termini perchè di concreto in me c’è davvero poco.

sono stata una bambina insicura e piena di paure e ho passato gran parte della mia vita a lavorare su me stessa per creare quel minimo di strutturazione che mi garantisse una decorosa sopravvivenza.

tutto questo rimuginare mi ha inevitabilmente portata ad una vivace vita interiore ma mi ha completamente distolta dal mondo e dalle cose pratiche e concrete.

il mio esistere è tutto dentro me stessa.
dentro la mia testa, i miei libri, dentro le cose frivole che faccio ogni giorno e le poche persone a cui è consentito l’accesso al mio mondo.

giugno (2)giugno (6)guardo sempre con grande ammirazione coloro che riescono a riempirsi le giornate di cose e persone perchè io potrei tranquillamente morire invisibile come un eremita nel bosco.

giugno (7)credevo che la nascita dei figli mi avrebbe riportata sul pianeta terra e in un certo senso per un breve periodo è stato così, ma appena sono stati abbastanza grandi da cavarsela da soli ho tirato un sospiro di sollievo e sono felicemente tornata ad essere me stessa.

giugno (3)ho il vago sospetto che ci sia anche una buona dose di egoismo in questo mio modo di essere, tanto che sono pienamente conscia del fatto che ancora mi aspetta parecchio doloroso lavorio interiore.

giugno (4)e per accompagnarlo non c’è niente di meglio del lavoro manuale, ipnotico e ripetitivo ma anche creativo e costruttivo.

ho vestito di rame un sasso dopo l’altro fino ad ottenere una lunga catena ( rain chain ) destinata a raccogliere la pioggia che scorre nella grondaia ( con la quale poi innaffierò le acidofile ) in un grande vaso di ceramica blu.

ho intrecciato nastrini e lavanda.

ho attaccato briciole di polisitrolo sulla mia Amanita Muscaria di coccio, che da anni aspettava di trovare una sua identità nel giardino.

ho lavorato punto dopo punto al mio scialle tridimensionale, che nonostante la caldazza che caccia quando lo tengo sulle gambe, sta crescendo in modo esponenziale e sarà pronto molto prima di doverlo indossare.

( alle knitters segnalo questo bell’articolo sul blog di Di lana e altre storie: “I lavori a maglia fanno bene” )

giugno (5)tanto a fare i lavori pesanti ci pensa qualcun altro 😉 !

giugno (1)e devo davvero ringraziarli questi due ragazzini che mi aprono la mente e il cuore e mi trascinano nelle loro passioni con un entusiasmo e una spensieratezza che credevo di aver perduto secoli fa.

…ma la scuola finisce oggi e con l’aumento delle ore di convivenza dimenticherò subito tutto il bello dell’avere due figli adolescenti e mi trasformerò nella classica madre tiranna ed insofferente !

state pronti all’acidume 😉

però buona estate !