Tra le seimiladuecento cose che abbiamo in programma quest’anno c’è anche il buon proposito di visitare le città delle Marche, tralasciate in questi anni a favore di borghi e paeselli in festa.
Ovviamente siam partiti dal capoluogo di regione Ancona.
( Che è anche la più vicina e quella con cui il Capo ha una maggiore dimestichezza )
Inutile dire che mi è piaciuta tantissimo.
Una città splendida, che profuma di antico e che offre decine di ambientazioni diverse, una più bella dell’altra.
La zona del centro propone tanti bei locali e negozi “che noi a Pesaro ci sogniamo” , alternati a zone verdi e inaspettati scorci vista mare.
Chiese da visitare ne abbiamo trovate in abbondanza, ma nessuna mi ha fatta innamorare, penso soprattutto a causa delle infinite scale che tocca affrontare per raggiungerle.
Il Duomo poi, sorge addirittura “in scenografica posizione”, anche se devo dire che io l’ho trovato più suggestivo visto dal basso
( e qui aprirei una parentesi sul sadico piacere che si son concessi i nostri antenati piazzando praticamente TUTTE le chiese in cima a scalinate ripide e lunghissime, in grado si stroncare vite giovani e meno giovani o quantomeno di avvicinarle all’infarto prematuro )
Il porto è uno dei più grandi di Italia e sembra decisamente un mondo a se stante con il suo brulicare di navi di ogni misura e camion e uomini e merci.
Un mondo bellissimo da osservare in quella che è la nostra posizione privilegiata e che ci ha fatti riflettere su quanto lavoro c’è dietro ogni singolo oggetto che abita nelle nostre case.
Altro luogo magico è quello della Mole Vanvitelliana nata come Lazzaretto e ora riconvertita a zona di iniziative culturali.
La ricorderemo per il vento che sembra nascere dai suoi stessi muri e che soffia prepotente e incessante. Dopo pranzo ci siamo avventurati nella zona del Passetto che è una spiaggia rocciosa ( molto rocciosa per chi gira con le scarpettine di tela ! ) caratterizzata dalla presenza delle famose grotte dentro cui ci siamo divertiti a cacciare il naso.
Insomma, una gran bella gita finalmente e non fosse stato per l’umore malmostoso della principessa, portata un po’ per forza, azzarderei addirittura l’aggettivo “perfetta”.
Certo, il giorno dopo un mal di gambe portentoso ma di sicuro ne è valsa la pena, tanto che già progetto una replica dedicata alla visita dei musei che questo giro abbiam dovuto saltare per questioni di tempo. A casa invece la primavera esplode giorno dopo giorno e già ci lascia intravedere qualche acerba fioritura.
Le serre sono state smontate e il giardino torna piano piano a vivere.
Penso davvero di non poter chiedere di più…
…se non un bel pacco di lana profumatissima.
l’ennesima bomba da bagno ( la mia droga del momento) e una golosissima torta alle fragole.
Quasi mi vergogno di quanto son viziata !
Buona settimana
♥