un porto sicuro

13 ottobre 13 (4)13 ottobre 13 (6)13 ottobre 13 (5)il tempo delle sagre è finito.

le castagne e la polenta mi emozionano poco e quindi le lascio agli irriducibili.

resta giusto qualche manifestazione di stampo commerciale, dove ho scoperto che vanno di gran moda fiori dai colori farlocchi e un tantino fastidiosi.

vado a scuolama per fortuna c’è il cinema!

dove ogni volta che m’immergo in quell’odore inconfondibile di moquette umida e popcorn sento il cuore dilatarsi, pronto a nuove vibrazioni.

Vado a scuola è un docu-film davvero bello.

i bambini hanno fatto un sacco di storie perchè sentivano odore di mattone (loro senton solo quello…sigh!) e invece ne sono rimasti piacevolmente coinvolti.
la trama è semplicissima.
quattro bambini che vivono in quattro differenti parti del mondo escono di casa la mattina per recarsi a scuola. marocco, kenya, india e patagonia. in questi paesi andare a scuola non è un’impresa semplice e il regista segue ognuno di loro nel tragitto lunghissimo che compiono tutti i giorni attraverso i paesaggi spettacolari dentro cui vivono.
inutile dire che l’empatia con le difficoltà affrontate dai protagonisti è stata totale e aldilà del falso buonismo imperante nel nostro paese di questi tempi, che i bambini assorbono spesso in modo passivo, venire a contatto con delle quotidianità così diverse dalle nostre è stato realmente coinvolgente e ci ha regalato tanti argomenti di discussione per i giorni seguenti.

cattivissimo 2Cattivissimo 2  invece è un sequel piacevole che ci ha fatto ridere molto perchè i Minion sono davvero adorabili e la caratterizzazione degli altri personaggi è decisamente originale. la grafica è curatissima e la storia non è male, anche se il Capo ci ha trovato qualche falla.

McCurry_copSAM St.Moritz Art Masters 2013 35 Steve McCurry - Emotional Stories Hotel Nira Alpinaci sono le librerie.

dove ho scoperto l’esistenza di questo volume qui, che è a parer mio tra i più belli dedicati a Steve McCurry ma che ha un costo proibitivo, come tutti i libri di fotografia.
quindi suppongo che la libraia dovrà portare pazienza e lasciarmi molti altri pomeriggi sola sullo sgabellino a perdermici dentro.

13 ottobre 13 (15)13 ottobre 13 (8)13 ottobre 13 (9)13 ottobre 13 (7)e poi c’è il piacere di tornare a passeggiare nella campagna, con un cane meno provato dalla temperatura atmosferica e dei figli con gli occhi bene aperti, pronti a bersi i colori più belli dell’anno

13 ottobre 1313 ottobre 13 (10)che io son sempre lì a farmi tanti problemi.
a chiedermi se gli stiamo facendo fare le esperienze giuste, se li stiamo davvero aiutando a formarsi la cosiddetta muscolatura emotiva.
ma poi mi basta quello sguardo appagato che hanno la domenica sera e l’amore che mettono a disposizione di tutti per convincermi che tutta quell’armonia che percepisco io, la sentono anche loro.
e forse non avranno fatto proprio tutte le esperienze giuste, ma di sicuro avranno un bel bagaglio di ricordi infantili a sostenerli e un porto sicuro dove tornare in caso di bisogno.

13 ottobre 13 (13)13 ottobre 13 (14)13 ottobre 13 (12)13 ottobre 13 (11)ed essere quel porto è una responsabilità grande per me,  ma anche una piacevole sicurezza.

13 ottobre 13 (3)13 ottobre 13 (1)buona settimana.

11 thoughts on “un porto sicuro

  1. …ho sentito molto parlare di questo film e sono riuscita a ne anche diversi “pezzi” durante tutti i servizi che gli hanno dedicato essendo stato girato anche qui…
    Mi mancano il cinema, le librerie e anche le biblioteche….e pure i funghi…quelli buoni da mettere nel risotto…e, come te, mi chiedo spesso se quello che stanno vivendo i miei figli li aiuterà quando saranno grandi…
    Ti abbraccio fortissimo e grazie per tutte queste belle immagini…

    1. la mia migrazione è stata piccola piccola rispetto alla tua, eppure Milano, intesa come città con tutto quello che ha da offrire, mi manca sempre di più mano a mano che i bambini crescono.
      un cambiamento grande come il tuo non lo avrei saputo fare…..o forse sì, se penso a quanto amo mio marito!
      per fortuna abbiamo internet che è davvero una porta sul mondo.
      un abbraccio anche a te.

  2. Con una certa sicurezza posso dire che sei un porto meravigliosamente sicuro e le tue piccole navi sono infinitamente fortunate!!! <3

  3. Oh meno male che non sono la sola a farmi menate del genere!
    Devo dire che in questi giorni anche leggere Durrell mi aiuta: lui ha avuto un’infanzia strana, da inglese trapiantato in Grecia per un capriccio del fratello, con una famiglia che fa sembrare noiosa la mia. E ne sembra estremamente soddisfatto.
    Penso che in futuro i figli potranno decidere se condividere o no le nostre scelte, se criticarci o approvarci (scommetto la prima). Ma quelle scelte le abbiamo fatte per star bene tutti, ed è questo l’importante.

    1. ‘spetta che finisco la Plath e poi mi butto su Durrell.
      finisce che quest’estate ci ritroviamo tutte in Grecia…voi fate snorkeling io la maglia !!

      1. Durrell! Che bei ricordi,e che belle risate mi avete riportato alla mente. Una famiglia strampalata e divertentissima. Devo riprenderlo in mano anch’io.

        Io non ti conosco abbastanza da poterlo dire con sicurezza ma mi sento ugualmente di condividere il commento di Betta.

        Baci.

  4. Ciao, mi piace molto il tuo blog, ci sono capitata per caso ma è davvero stupendo!! abbiamo in comune l’amore per le foto e il lavoro a maglia 🙂 ti mando un grosso bacio.

    1. ciao Luisa, benvenuta !
      la fotografia e la maglia sono due elementi molto importanti nella mia vita, quindi direi che in comune abbiamo davvero molto !
      spero passerai ancora di qui !
      a presto.

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