in questi giorni di primavera, mi basta aprire la porta di casa per prendere il largo in un calmo mare di verde.
e non è un verde normale.
è così forte ed intenso che fa male agli occhi.
secondo me un individuo per avere un totale equilibrio psicofisico ha bisogno di riempirsi gli occhi di colore.
esistono molti modi per farlo.
ci sono i quadri, la fotografia, il cinema, le feste di paese.
ma non c’è niente che equivale alla totale immersione che la primavera ci regala.
obiettivamente non sono un’amante della natura.
non nel senso tradizionale perlomeno.
eppure ci sono in natura tante piccole vite che mi appassionano e mi addomesticano.
non sono più libera.
sono dei pesci che hanno ricominciato a mordicchiarmi le dita a pelo d’acqua.
sono della prima ninfea sbocciata nel mio piccolo tempio.
sono delle ciliegie acerbe e del loro rosso che attendo paziente.
sono dei fiori che contano sul mio pollice verde per continuare a vivere.
sono del mio vecchio cane famelico.
e soprattutto sono di tutti i gatti pazzissimi che affollano il nostro giardino.
insomma, io non sono mia.