crochet hooks

Certo che non è per niente facile tirare avanti un blog fotografico di questi tempi.

La mia Canon giace praticamente inutlizzata da mesi.

Faccio sempre le stesse cose e vedo sempre gli stessi posti.

Non c’è nulla che valga la pena di uno scatto.

Si cucina molto, si ricama, si fa la maglia, si leggono libri straordinari…ma è un po’ sempre la stessa brodaglia e mi annoia riproporla all’infinito.

L’unica cosa relativamente nuova è questa insana passione per il legno.

Il Capo mi ha portato i pezzi più belli delle sue potature e mi ha fatto affilare una specie di mannaia con cui sgrosso i pezzi prima di lavorarli con i coltelli.

Io stessa trovo inquietante l’immagine di me che maneggio questo aggeggio da film horror.

Mi sono tagliata un po’ tutte le dita e giro sempre con dei cerotti però voglio essere ottimista (al contrario dei miei familiari) e sperare che non arrivi mai il giorno in cui mi farò male sul serio.

Fare i cucchiai non è per niente facile, soprattutto se si è scarsi di attrezzatura, ma devo dire che qualcosa sta cominciando ad apparire anche se la strada mi sembra lunga e faticosa.

Molto molto più semplice si è rivelata la produzione di uncinetti che si ricavano dai rametti più piccoli e teneri.
Sto provando a farne di diversi tipi, ovviamente scopiazzando quelli visti sul web, e per ora non mi sembrano male.

Sto valutando i tempi di essiccazione dei vari legni e sto testando le diverse finiture consigliate.

Non so quale bislacco meccanismo psicologico mi porti a non veder l’ora di produrre trucioli su trucioli per lisciare questi rametti ma vi assicuro che è una sensazione fantastica!

Il coltellino, la carta vetrata, il rumore del Dremel…per me di questi tempi sono il miglior corroborante.

Il mio obiettivo, oltre a tirar fuori dei cucchiai decenti, è sfornare degli uncinetti tipo quelli delle foto qui sopra, con decori al pirografo e inserti in resina.
Ma non sono bellissimi?!

Certo, per dei risultati così precisi servirebbe un piccolo tornio, che ho già puntato ma temo che i miei coinquilini non aprezzeranno quanto me il magico suono del suo motorino.

Insomma, il mondo va a rotoli e non c’è nulla che giri per il verso giusto ma a volte basta avere un bel posto dove appoggiare gli occhi e le mani per sentirsi al sicuro.


A presto