La neve se ne frega

E’ stata la perturbazione più strombazzata del secolo.

Ne hanno parlato così tanto che quando é arrivata eravamo prontissimi.

Il problema é che ora siamo stufi.

Arcistufi, oserei dire.

Il primo giorno c’é l’aspettativa, le piante da proteggere, gli uccellini a cui assicurare il cibo, i gatti da riparare.

Il secondo giorno si fanno le foto, il pupazzo di neve, si sta guardare la tempesta che infuria, si mette su un film…

Il terzo giorno si comincia sclerare. Le strade di campagna non le pulisce nessuno, nel frigo son finite le scorte, ho voglia di fare una camminata, ma cosa mi é saltato in mente di uscire con ‘sto tempo, ma chi me lo ha fatto fare, adesso torno indietro, spalo, la mia macchina non ha le gomme adatte, ma non avevano detto che smetteva ?

Il quarto giorno, che é oggi, mi coglie un tantino isterica !

Soprattutto perché continua a nevicare.

Va detto che a me la neve non piace proprio in generale.

Mi disorienta e mi infastidisce.

E lo so che è brutto da sentire, vista tutta la tiritera di meraviglia che di solito accompagna la neve, ma vi assicuro che ero così pallosa anche da bambina.

Finché sono un paio di orette va bene, ma una settimana mi manda al manicomio.

Non tanto per la clausura forzata e il disagio dell’avere l’ingresso pieno di scarpe zuppe, quanto per i mancati appuntamenti con le mie abitudini.

Fortunatamente la mia serra é stata dotata ( lode al grande Capo ) di caloriferino e questo ha impedito una strage di creature, visto il prolungarsi del gelo.

Temo che non avrei retto emotivamente ad un lutto simile.

Queste erano le foto che tenevo da parte per un post.

Allegre fioriture a cui avrei dovuto aggiungere gli scatti dell’inaugurazione della settimana Rossiniana, a cui invece non ho partecipato.

Il centro storico è stato addobbato a festa ed io non vedo l’ora che spunti il sole per andare a fotografarlo come si deve !

Il lato positivo della faccenda é che mi sono dedicata ai miei hobby con un accanimento quasi rabbioso e ho dato una svolta decisiva al mio infinito copriletto che a breve raggiungerà le dimensioni giuste e verrà dichiarato concluso.

Mi sono obbligata a non metter niente sui ferri fin quando non lo avrò posizionato sul letto e con gran fatica ( soprattutto perché ho già pronta la lana ) sto tenendo fede all’impegno preso.

Pare ci aspetti un altro week end poco primaverile, ma visto che c’è qualcuno che deve salire su un aereo, noi speriamo proprio che quelli del meteo si siano sbagliati.

So che vi sembrerà assurdo ma il calorifero rotto di cui parlavo nel post precedente è ancora rotto. Questo significa che nella stanza computer praticamente c’è il permafrost.

Scusatemi se non rispondo ai commenti e se non scrivo sui vostri blog ma col cellulare faccio una fatica immane. Però vi leggo !

Appuntamento a dopo il disgelo !