Germinale in arrivo

Ora che le temperature si sono ridimensionate abbiamo ripreso la strada delle passeggiate.
Certo, non sempre il mare ci accoglie con una bella luce, ma ogni tanto mi piace scattare anche se il tempo è cupo.

Dopo un fugace e felice ritorno a scuola, Attilio è di nuovo incollato al computer e risucchiato da questa misteriosa Dad, che ce lo restituisce con gli occhi pesti e l’umore sotto i tacchi.

Era bello accompagnarlo alla fermata e sentirlo raccontare un po’ di mondo al suo ritorno.

Ma grazie al cielo riusciamo a conservare il buonumore anche in questo nuovo periodo disagiato.

A dire il vero non so se sia un bene o un male, nel senso che in fondo è una situazione a cui ci siamo abituati e a cui abbiamo trovato delle nostre personalissime vie di fuga che ci consentono di essere comunque sereni e di sentirci vivi e attivi.

Molti dicono che si tratta di una sorta di addomesticamento a cui veniamo sottoposti e inneggiano alla ribellione ma io devo ammettere che son nata domestica e mi basta davvero poco per essere contenta.

In fondo il mondo (perlomeno il mio piccolissimo mondo) ha un poco rallentato ma va avanti ugualmente, con gli indiani che ripuliscono le reti coi martelli, i ragazzi che attaccano poesie e lasciano disegni ovunuque, i gabbiani con la faccia sempre cattiva, i pranzi da preparare, i semini da interrare e Aristotele da ripassare per la verifica.

Sono dispiaciuta per tutti coloro che si ritrovano costretti a chiudere le attività e che soffrono per gli aperitivi mancati o per i fidanzati lontani ma le malattie mi fanno molta più paura e mi rendono decisamente meno empatica di quanto sarei normalmente.

Certo che l’arrivo della primavera è il toccasana che aspettavamo!

In giardino c’è un fermento ininterrotto.
Germogli, boccioli, uccellini, formiche…tutti hanno un gran daffare per la nuova stagione, la più bella in assoluto.

Bè… forse non sono proprio tutti tutti così impegnati…i miei micioni ad esempio si sono limitati a spostare verso l’esterno i loro luoghi del sonno.

Però che bello prenderli in braccio per una coccola e scoprire quanto sono caldi di sole!

Io, nel mio antro del fare, finalmente posso tenere la porta aperta e carteggiare verso l’esterno, cosa che forse vi sembrerà irrilevante, ma vi assicuro che migliora un sacco la qualità della vita di tutti qui a casa.

Questi sono gli ultimi due cucchiai, tirati fuori dalle potature dei nostri olivi.
L’olivo è un legno bellissimo, con tutte queste sue venature che si accendono grazie ad una semplice passata di olio di lino.

Non vi sembro migliorata?

Io sono orgogliosissima delle mie mani senza cerotti e dei cucchiai che finalmente hanno la forma che devono avere.

Ma lo studio presegue.

E in questa, che è la settimana sacra di Sanremo, temo non ci sposteremo mai di qui.

Buona visione e buona primavera a tutti

solo di mare

mare (5)imbianchiamo.

parliamo di come spostare l’armadio, di quanto antimuffa comprare, di pennelli, rulli e carta gommata…mare (7)maremare (1)mare (2)mio padre, quando d’estate imbiancava praticamente tutta casa sulla sua scaletta di alluminio, rappresentava per me l’apoteosi delle ossessioni senili.

mi sembrava incredibile che sprecasse il suo unico mese di ferie in quel modo.

invece adesso ci son dentro anche io fino al collo !

mare (10)mare (14)mare (3)mare (9)fortunatamente il duro lavoro ci accende la progettualità,
quindi siam partiti dai muri di camera nostra per poi finire a rivoluzionare le stanze dei ragazzi
e questo mi tira parecchio su di morale !mare (11)mare (8)mare (12)mare (6)mare (13)ma la cosa più bella di questi giorni è stato lasciarsi rapire dagli incredibili colori del tramonto sul mare, liberarsi di tutte le cose brutte che da settimane mi rimbalzano nella testa e ritrovare un po’ di energia e di buon umore dentro il fuoco delle onde.

mare (15)mare (16)certo, anche il pesce buono dello Stucchin aiuta !
mare (17)mare (18)
“Non importava quanto cattiva potesse essere la gente,
intorno a noi c’era sempre qualcosa di bello come i tramonti e il cielo dopo i tifoni,
tifoni che facevano piovere la bellezza sulle nostre teste.”

Banana Yoshimoto