cuor contento il ciel l’aiuta

Le vacanze natalizie sono lontane anni luce ormai.

La sveglia maledetta ha ripreso a suonare puntuale alle seiequaranta e ogni mattina il mondo mi accoglie con uno strato di ghiaccio ostinato mentre i miei figli, cisposi e ammutoliti, affrontano la loro giornata con l’entusiasmo di due condannati a morte.

Fortuna il Capo che ancora mi dice buongiorno e mi stampa un bacio destinato ad accompagnarmi ovunque, come un amuleto.

E’ tempo di patenti da prendere, maturità da preparare, indirizzi da scegliere.

E’ tempo di rendersi conto che molte delle cose che dovrei ricordare evaporano misteriosamente e dunque sarebbe bene prendere l’abitudine di segnarmele su un quadernino da tenere a portata di mano (uno dei miei tanti propositi duemilaeventi che finirà disatteso).

E’ buffo (e allo stesso tempo drammatico) come il mio cervello abbia deciso di trattenere centinaia di strofe di canzoni e dialoghi di film e interi passaggi di romanzi mentre si lascia sfuggire importantissime informazioni del quotidiano, come ad esempio i nomi e le caratteristiche dei molti sconosciuti amici di mia figlia  (cosa che la fa letteralmente infuriare) oppure ciò che mi era stato chiesto di inserire nella lista della spesa o ancora orari ed appuntamenti che mi vedono protagonista in qualità di tassista proletaria.

Mi sono accorta che passo un sacco di tempo a cercare le motivazioni (e le scuse) di queste mie mancanze e rimestando nella testa ho ritrovato il ricordo di una me stessa che rinfacciava le identiche cose a sua madre.

Inutile dire che questo ha immediatamente chiuso le porte del mio futuro al centro diurno per l’Alzheimer e ha invece aperto le pagine di tutta una serie di trattati sull’adolescenza che mi rassicurano riguardo la normalità della situazione e mi incoraggiano a tenere duro perchè non sono messa male come sembra.

E questo è lo spirito (e il motto) con cui affronto il nuovo anno: “non sono messa male come sembra” 🙂 ma ho anche un bel bagaglio di buoni propositi tipo “essere meno superficiale nelle mie analisi”, “non mettermi sempre e subito dalla parte del torto”, “dare a me e alle persone in generale almeno una possibilità di riscatto”.

Certo, il clima non mi aiuta 🙁

E nemmeno le verdure di stagione

Per non parlar del mio infido pane.

Per mia fortuna ho l’indole del cuorcontento e niente può togliermi il buonumore.

Cuor contento il ciel l’aiuta mi ripeteva sempre mia madre e anche se nel dirlo metteva un filo di disprezzo  (perchè per lei l’essere contenti era una sorta di peccato mortale) è una delle frasi che il mio cervello ha deciso di conservare e ripropormi con un’accezione più positiva proprio per sollevarmi da quella colpa che in fondo non ho mai avuto.

***

Bene, vi lascio con queste foto che non c’entrano niente ma giacevano nella mia macchina e meritavano un po’ di attenzione.
E’ il Natale di Rimini che per tutto il duemilaventi celebra il centenario della nascita di Fellini e ha dato vita a una delle più belle scenografie natalizie viste quest’anno.
Rimini è una cittadina meravigliosa che da ragazza ho sempre snobbato perchè la ricollegavo al divertimento sfrenato e alle orde di ragazzini che vi si recavano in vacanza.
Ora che son vecchia ci vado spesso e volentieri e ogni volta la trovo splendida e viva, soprattutto per quel che riguarda le iniziative culturali.
Se non ci siete mai stati questo è l’anno giusto per farci una capatina.

camminate salutari

Niente…
anche quest’anno le vacanze di Natale sono state risucchiate via alla velocità della luce e non fosse per il fatto che molti tengono ancora le luminarie accese mi parrebbero ormai già lontanissime.

Se considerate poi che in panetteria han fatto la loro comparsa le famose “castagnole” di carnevale, mentre nella mia dispensa ci sono ancora rimasugli di panettone e cioccolatini, capirete perfettamente in che razza di schizofrenico stato d’animo mi appresto ad affrontare questo nuovo anno!

Questa indomabile fretta che guida il mondo mi distrugge, ma soprattutto mi lascia parecchio indietro! 🙁

Perchè lo so che c’è da fare e da brigare che la morte si avvicina ma cosa c’è di più bello di un tramonto popolato di gabbiani impazziti per un’insolita abbondanza di cibo?!

Il povero Capo sa che quando partiamo per le nostre “camminate salutari” finisce che gli faccio perdere un sacco di tempo a guardare questo e quello interrompendo di continuo il ritmo…se poi mi porto la macchina fotografica è finita!

Non so… immagino si debba essere molto concentrati su se stessi e sul proprio corpo per affrontare nel modo giusto un percorso tra virgolette “sportivo” ma io, oltre ad essere completamente scoordinata, son tutta testa e per quanto mi sforzi di non farlo, mi perdo di continuo in qualsiasi cosa mi passi accanto.

E anche se andiamo SEMPRE nello stesso posto è incredibile come ogni volta mi saltino all’occhio cose diverse 😉

Quella di queste foto è la nostra zona abituale, ovvero l’area del porto di Pesaro…praticamente un altro pianeta!

Anche se non si vedono negli scatti, dovete immaginarvi i pescatori indiani che puliscono le reti, i baracchini che vendono il pesce, le signore coi bigodini che si affrettano per comprare quello più fresco.

E poi gli sportivi che corrono, i cani che si godono la loro miserrima mezz’ora d’aria (con tutto ciò che ne consegue), i camminatori lenti, i pensatori solitari, i fotografi,  i ragazzi col quadernino (esistono, giuro), le badanti col giorno libero e decine di altri personaggi bislacchi, che come noi aspettano il sabato mattina per cavarsi fuori dal quotidiano e sentirsi liberi con poco.

Suppongo che nonostante i millemila passi contati continuerò ad essere flaccida e cascante, ma so per certo che quando avrò voglia di un bel posto a cui tornare con la mente per ripescare belle sensazioni, queste camminate mi saranno utili e mostreranno il loro vero lato salutare.

A casa  invece ci pensano i mici a trasmettere energie positive dalle loro postazioni di guardia !

E proprio grazie a tutto questo incrociarsi di energie posso dichiarare ufficilmente iniziato il mio secondo ricamo epocale,  che fa bella mostra di sè sul telaio nuovo e anche se ora come ora sembra solo una macchia, so che nel giro di qualche mese, al massimo anni, diventerà un quadro bellissimo 🙂

Anche i miei esperimenti di idrocoltura delle orchidee dopo un anno esatto stanno dando i primi frutti e finalmente c’è uno stelo carico di boccioli che mi saluta ogni mattina !

Persino le piante che quest’anno ho deciso di ricoverare nel bagno sembrano destinate a passare la stagione cattiva senza troppi traumi…
è stato proprio un inverno generoso questo !

Ma nonostante questo basta una giornata di sole caldo e la voglia di primavera si affaccia prepotente in tutte le creature di questa casa.

Non manca molto.