ogni volta che la mattina metto piede fuori casa e mi ritrovo davanti un mondo ghiaccio ed ostile, cerco di trattenermi dal sacramentare e ripenso a questo simpatico schemino che la dice lunga su quello che non voglio diventare.
prendermi cura della bambina che sono stata e che ancora vive dentro me è uno dei miei obiettivi sacri e a costo di raschiare il fondo, un po’ di entusiasmo per lei lo riesco sempre a scovare.
che in fondo basta superare quei primi tragici trenta minuti…poi scoppiano delle giornate così meravigliosamente soleggiate da lasciare senza fiato.
è incredibile come ogni inverno io dimentichi completamente di vivere in una città di mare.
probabilmente il mio unico neurone buono pensa di stare ancora a Milano e quando lo trascino di fronte allo spettacolo del mare quasi non ci può credere che esista una cosa così bella.
e la zona del porto, che è in assoluto la mia preferita, è anche quella che a parer mio racchiude gli scorci più belli.
la figura del pescatore solitario è così affascinante che come al solito ho tentato di convincere il Capo a darsi alla pesca il più presto possibile ma non c’è stato niente da fare.
nemmeno Attilio ne ha voluto sapere.
ai miei uomini il pesce piace già bell’e pronto nel piatto e nulla gli importa dei sovrumani silenzi e della profondissima quiete 🙁
io di mio, contravvenendo a qualsiasi imperativo di dieta, ma tenendo fede al buon proposito di migliorare negli impasti e nei lievitati, passo del gran tempo a seguire le evoluzioni dei miei golosi malloppi e dopo numerosi esperimenti condotti in prima persona posso affermare che sì, la cannella è una droga e crea una dipendenza dalla quale difficilmente ci si affranca 😉
questi ultimi scatti invece mi son costati cari, che le modelle oggigiorno non si trovano tanto a buon mercato, ma volevo mostrare i miei ultimi lavori terminati perchè mi son resa conto che parlo tanto del mio sferruzzare ma poi non posto mai nulla di finito.
*Il primo è un collo fatto a tempo di record ma di grande effetto.
Corposo, caldo e non banale.
*Il secondo è il famoso Boxy, maglione scatola, che mi è venuto un capolavoro, tanto che dopo la sessione fotografica mi è stato sottratto per sempre dalla fanciulla, che ha constatato quanto fosse splendido e quanto le stesse bene [ cit.]
*Il terzo è il Viajante che mi piaceva un sacco nelle foto di Ravelry ma che a dire il vero non ho ancora mai messo perchè mi fa un po’ troppo vampira.
Alla pupa sta molto stretto…infatti i punti sul braccio non dovrebbero essere così tirati …e quindi ha subito scartato l’idea di farlo suo.
E’ una cosa che mi capita spesso quella di mettere da parte una capo appena fatto e innamorarmene poi l’anno successivo…speriamo capiti anche in questo caso perchè con tutta la fatica che mi è costato mi dispiacerebbe davvero lasciarlo nell’armadio.
ora sto lavorando al Criss Cross della Isabell Kraemer ma la croce sulla schiena ho deciso di non farla perchè non è molto nel mio stile…invece il modello del cardigan, che sa un po’ di golfino rubato al nonno, mi piace tantissimo.come potete vedere io e miei aiutanti ci stiamo dando un sacco da fare !
Buona settimana !
♥