ma a Gubbio piove sempre ?

Non so le volte che sono stata a Gubbio ma so per certo ogni volta pioveva.

E se di norma viene chiamata la città grigia, per via dei blocchi di calcare con cui è costruita, non vi dico come diventa sotto una pioggerella fitta e dispettosa !

Eppure a me sembra sempre uno dei posti più belli al mondo.

  Nonostante i turisti che l’affollano riesce sempre a mantenere una tranquillità di fondo ed è un piacere vagabondare per le sue strade che emanano una sorta di accogliente familiarità.

Suppongo sia per l’assoluta mancanza di “business turistico” che la caratterizza.

Pochi negozi di gingilli, nessun cinese a vendere paccottaglia…i bar son gli stessi di sempre con tanto di anziani del posto che bevono il vino.
Ma noi questa volta ci siamo andati con un obiettivo preciso, ovvero il Festival del Medioevo.

Non una sagra, non una rievocazione ma un incredibile ciclo di conferenze ed eventi a carattere storico, pensati esclusivamente per un’utenza interessata e partecipe.

La definizione “incredibile” viene dalla quantità dei partecipanti, che è al di sopra di ogni aspettativa.

Aula zeppa e gente in piedi per ascoltare uno storico parlare della città come principio ideale. A me è sembrato quasi un miracolo.

E miracoloso è anche l’interesse che l’oratore è riuscito a creare in ognuno di noi ( in Attilio un po’ meno 😉 ), tanto che nonostante il caldo e la scomodità abbiamo rimpianto tutto quello che ci eravamo persi arrivando di pomeriggio e ci siamo più volte ripromessi che l’anno prossimo piazzeremo i nostri sederi su una di quelle sedie e ci spareremo tutte le conferenze senza mai alzarci !

Ovviamente abbiamo approfittato dell’occasione per visitare il museo di Gubbio che ha una sezione antica molto bella e una contemporanea che in me personalmente non ha suscitato grandi emozioni ( ma proprio per una mia avversione a questo tipo di arte ) ma che è comunque molto ben allestita e gestita, all’interno di una bellissima area completamente rimodernata.

In parallelo al Festival c’erano delle iniziative legate agli sport e alle arti che affondano le loro radici nel medioevo.

Inutile dire che la mia preferita è stata l’area dedicata alle miniature e alla calligrafia.

Le opere di Svetlana Molodchenko mi hanno letteralmente folgorata e mi sembra incredibile che un talento così grande riesca a convogliarsi dentro a delle miniature minuscole.

 

Insomma, non importa se ho sentito caldo, freddo, umido e se ad un certo punto son dovuta correre a comprarmi un ombrello.

Gubbio è uno dei miei luoghi del cuore, con la sua pioggia, i suoi vecchi e i suoi scorci da brivido.