Biofilia ? *

Io sono una che pensa molto.

Ma un molto che sfiora il patologico.

E anche se si tratta quasi sempre di pensieri positivi e riflessioni od osservazioni, confesso che a volte mi sento prigioniera di tutto questo pensare e vorrei solo che la mia mente si quietasse e se ne stesse in silenzio.

Ovviamente ho provato un po’ tutti quei trucchetti che consigliano gli psicologi per stoppare i pensieri ( respirazione, meditazione, manualità, piedi nudi sull’erba e via eccetera ) ma non ho mai avuto risultati eclatanti.

Poi ho scoperto il bosco.

Non so le volte che mi son chiesta perchè mi piacesse tanto andar per boschi, che è una cosa che va contro tutto il mio stile di vita.

Ho sempre evitato la natura nel suo lato selvatico, preferendo di gran lunga i parchi o i giardini botanici.

Ma il mio era effettivamente solo un pregiudizio ( uno dei tanti che mi porto in groppa !) perchè a parte le castagnate da bambina, prima di conoscere il Capo mi son tenuta ampiamente alla larga da questo genere di percorsi.

E sbagliavo !

Il bosco svuota la mente.

Si è così impegnati a guardare dove si mettono i piedi per scampare la morte o a ravanare con gli occhi alla ricerca di funghi fotogenici che resta ben poco spazio per altre cose.

Ma credo ci sia qualcosa di più; che riguarda gli odori, il modo che ha la luce di filtrare tra le chiome, l’attenzione che è richiesta per muoversi e godere di un ambiente così insolito.

Personalmente sono lontanissima dagli estremismi dei concetti di Biofilia e tutte quelle menate sul curarsi con il potere degli alberi ma non posso negare che una passeggiata nel bosco mi porta notevoli benefici e se non fosse che adesso fa un freddo becco non vedrei l’ora di rimettere i piedi negli scarponcini !

E’ evidente però che poi, dopo una sana e spirituale camminata, tocca riempire la sacchetta interiore e cosa c’è di meglio dei biscotti Bretoni del Mercatino Francese ?!

Le mie foto non sono sicuramente all’altezza di quelle della Ally che è la vera esperta di mercatini ma ho fatto del mio meglio per catturare i colori e l’energia di questo mercato, dove i venditori parlano francese e sono decisamente pieni di vita e di allegria !

“E te credo” mi dice il Capo quando glielo faccio notare “con ‘sti prezzi e tutta questa gente che compra sarei allegro anche io !”

E in effetti devo ammettere che i prezzi di molti prodotti artigianali  ( mi tengo il beneficio del dubbio su questo termine ) erano stellari ( cipolle a sei euro al chilo io non ne avevo mai viste !), mentre tutto quel che costava meno sapeva un po’ di Cina.

La bancarella migliore era come sempre quella dei saponi e anche quella delle tovaglie non era male ma a dire il vero son tornata a casa praticamente a mani vuote 🙁

Ally mi perdoni ??

E ora siam pronti per affrontare l’inverno che si è affacciato prepotentemente sulle nostre mattine.

Ma soprattutto per goderci la sacralità di questa settimana che è quella del mio compleanno !!

Domenica compirò un numero imprecisato di anni e nonostante questo mi reputo felice !

Viva la vita !
Buona settimana a tutti !

* Biofilia ( cliccare )

 

being a mushroom

Finalmente le mie scarpe da bosco sono uscite dalla loro scatola e hanno visto luce e fango.

( Tra l’altro sono così comode che le vorrei mettere ogni giorno per ogni occasione ! )

Giusto un paio di uscite, per rifarsi gli occhi e sgranchire le gambe.

Per modo di dire, visto che rimango impacciata e insicura nonostante l’ambiente mi sia ormai quasi familiare.

Non c’è niente da fare, il richiamo della foresta in me è così forte che per muovermi in modo più agevole dovrei mettermi a quattro zampe !

Jung, lo psichiatra, diceva che il nostro inconscio alla nascita contiene delle impostazioni psichiche innate, informazioni trasmesse in modo ereditario, fin dall’inizio dei tempi e non c’è cosa a cui io creda di più.

Non si spiegano altrimenti questa mia improvvisa e incontenibile passione per la cura delle piante e la curiosità verso gli alberi e tutto ciò che vi cresce sotto.

Suppongo faccia parte del mio percorso di crescita e di ritrovamento.

Ma non posso dimenticare che “il bosco seleziona gli individui più forti e/o intelligenti inghiottendo, senza possibilità di appello,  tutti gli altri, rendendoli così immediatamente utili al ciclo biologico”, ragion per cui mi guarderò bene dall’andarci sola e giammai lascerò il braccio saldo del Capo che pazientemente mi sorregge ad ogni ombra di dislivello.

Una delle cose che mi pace di più dello stare in un bosco è l’incredibile acuirsi dei sensi.

C’è innegabilmente un istinto sepolto dentro di me che, nonostante sia cecata come una talpa, mi permette di vedere ogni singola foglia su ogni singolo ramo e di percepire in modo nitido l’odore della decomposizione che aleggia un po’ ovunque.

Credo sia proprio questa sensazione qui a farmi venir voglia di tornarci, quell’essere presente con tutta me stessa in quello che sto facendo.

Poi ovviamente c’è la magia dei funghi, l’eccitazione di chi li vede per primo, la contemplazione del capolavoro che rappresentano.

Peccato aver trovato solo robetta smangiucchiata.

In vita mia non ho mai assaggiato nessun tipo di fungo ( così come in generale non mangio nulla il cui odore non mi piaccia) e non credo cambierò questa mia abitudine ma mi chiedo se oltre agli assatanati fungaioli col cestino di vimini esistano anche dei “contemplativi” come me, che raspan tra le foglie alla ricerca di miceti che sian solo fotogenici.

Da quando mi sono avvicinata a questo strano mondo del sottobosco, ho scoperto che esistono cose incredibili tipo queste:
e ora lo scopo della mia vita, ovviamente, non può essere che trovarle e fotografarle !

A prestissimo