being a mushroom

Finalmente le mie scarpe da bosco sono uscite dalla loro scatola e hanno visto luce e fango.

( Tra l’altro sono così comode che le vorrei mettere ogni giorno per ogni occasione ! )

Giusto un paio di uscite, per rifarsi gli occhi e sgranchire le gambe.

Per modo di dire, visto che rimango impacciata e insicura nonostante l’ambiente mi sia ormai quasi familiare.

Non c’è niente da fare, il richiamo della foresta in me è così forte che per muovermi in modo più agevole dovrei mettermi a quattro zampe !

Jung, lo psichiatra, diceva che il nostro inconscio alla nascita contiene delle impostazioni psichiche innate, informazioni trasmesse in modo ereditario, fin dall’inizio dei tempi e non c’è cosa a cui io creda di più.

Non si spiegano altrimenti questa mia improvvisa e incontenibile passione per la cura delle piante e la curiosità verso gli alberi e tutto ciò che vi cresce sotto.

Suppongo faccia parte del mio percorso di crescita e di ritrovamento.

Ma non posso dimenticare che “il bosco seleziona gli individui più forti e/o intelligenti inghiottendo, senza possibilità di appello,  tutti gli altri, rendendoli così immediatamente utili al ciclo biologico”, ragion per cui mi guarderò bene dall’andarci sola e giammai lascerò il braccio saldo del Capo che pazientemente mi sorregge ad ogni ombra di dislivello.

Una delle cose che mi pace di più dello stare in un bosco è l’incredibile acuirsi dei sensi.

C’è innegabilmente un istinto sepolto dentro di me che, nonostante sia cecata come una talpa, mi permette di vedere ogni singola foglia su ogni singolo ramo e di percepire in modo nitido l’odore della decomposizione che aleggia un po’ ovunque.

Credo sia proprio questa sensazione qui a farmi venir voglia di tornarci, quell’essere presente con tutta me stessa in quello che sto facendo.

Poi ovviamente c’è la magia dei funghi, l’eccitazione di chi li vede per primo, la contemplazione del capolavoro che rappresentano.

Peccato aver trovato solo robetta smangiucchiata.

In vita mia non ho mai assaggiato nessun tipo di fungo ( così come in generale non mangio nulla il cui odore non mi piaccia) e non credo cambierò questa mia abitudine ma mi chiedo se oltre agli assatanati fungaioli col cestino di vimini esistano anche dei “contemplativi” come me, che raspan tra le foglie alla ricerca di miceti che sian solo fotogenici.

Da quando mi sono avvicinata a questo strano mondo del sottobosco, ho scoperto che esistono cose incredibili tipo queste:
e ora lo scopo della mia vita, ovviamente, non può essere che trovarle e fotografarle !

A prestissimo

into the wild

wrwrwrew56546546dgdsgdsgdertertretre001rte345eterdel mio neonato rapporto con il verde ho già parlato svariate volte.

l’età matura mi ha regalato una curiosità insaziabile verso tutto ciò che per anni ho snobbato
e si tratta di un regalo bellissimo perchè mi consente di non annoiarmi mai e di vivere ogni giorno con un certo friccico nel cuore.

sfsdfsfsfsfewrwerwrerwerwerwerdgdsgdsgds565654654il bosco è stata per me una vera scoperta.

vittima di una serie di paure e di infiniti pregiudizi nei suoi confronti, credo di non essermici mai avvicinata fino all’anno scorso, quando ho scoperto che si tratta di un luogo incredibile e bellissimo, dove ogni passo coincide con un’emozione diversa.

il bosco risucchia ogni pensiero e lo sostituisce con l’immagine di sè,
cosicchè non si possa far altro
se non ascoltarlo e viverlo.

immagino ci sia qualcosa di atavico in questo, altrimenti non si spiega il mio totale coinvolgimento !

sfsfsdfssfsfsdfsferwerwrwewsrwrwrwrsfswerwerewrertet4556edfgdsgdsgreterte65656etertetdsgdsgsdgdquest’anno i funghi erano davvero tantissimi ( anche se per la maggior parte non commestibili ) e mi sono resa conto che hanno su di me lo stesso effetto di un cucciolo !

i funghi mi inteneriscono e mi sanno di miracolo,
anche quelli che fanno le puzzette ( vescie ),
quelli tossici ( amanita pantherina )
e quelli classificati come senza valore ( cortinarius ).

sfsfsdfdsfdswerwrwrsf055wrwrwrsfsfdgdgdgdswrwrwrwedgdsgdsgdsggdsgdsgdsgdfgdfgdfla gita di quest’anno è stata una gita di massa
e per me che ho un approccio abbastanza solitario alla vita e alle esperienze non è stato facile muovermi in gruppo ma devo ammettere ( anche con me stessa ) che da qualche tempo sto riscoprendo il piacere della socialità.

è bello ogni tanto lasciare che siano gli altri a trascinarci nelle loro passioni e condividere a cuor leggero chiacchiere e risate.

( è innegabile che la vecchiaia mi rende più docile e cancella le mie intolleranze…sento di avere davanti un futuro ricco di sorprese e mutamenti ! )

etetetretetetertdgdgdgfdgwrwrwerwrwxvxvxvxvxwerwrwerwerwerwerwerwrwerwrwrwewrwerwtwerwrcvxvxvxvvxzvxzvzdopo tanta natura selvaggia però si è sentito davvero il bisogno di respirare un po’ di civiltà e quindi abbiamo fatto tappa a Frontino, considerato ( non so in base a quale criterio ) uno tra i borghi più belli d’Italia.

non posso dire che mi abbia entusiasmata ma di sicuro la presenza di numerosi bellissimi gatti me lo ha reso meno indifferente.

e insomma,
tutti quei piegamenti per scattar foto ai funghi mi hanno lasciato un discreto mal di gambe,
ma sono abbastanza carica per affrontare il nuovo mese !

nessuno osi contraddirmi quando dico che questo è un autunno m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-o !