Fuori forma

Rieccomi!
E’ passato un altro mese nonostante per l’ennesima volta mi fossi ripromessa di postare più spesso 🙁
Niente, suppongo sia collegato al poltrire della mia macchina fotografica, che se ne sta nella sua vetrinetta in attesa di partire per qualche viaggetto.

Non dovrebbe mancare molto.
Metà famiglia è semivaccinata.
Il clima è favorevole.
Vediamo se il mondo è pronto a riaccoglierci.

Il virus si sta allontanando rapidamente dal nostro quotidiano e ormai siamo così abituati a rispettare le norme che ne abbiamo fatto uno stile di vita.

Vita che svicola veloce tra i ritmi della famiglia.

La scuola sta per finire… il nostro architetto è isterico per via delle ultime consegne e a qualsiasi ora del giorno lo si può trovare al tavolo da disegno dentro una grigia nube di imprecazioni.
La fanciulla invece ha iniziato il servizio civile in Croce Rossa e ha delle giornate parecchio impegnative che comprendono una cosa incredibile come le guide per condurre l’ambulanza.
E lo so che suona banale e scontato ma io proprio non posso fare a meno di chiedermi dove diavolo sono finiti i miei bambini, coi loro libri da leggere e le mani appiccicose.
(E soprattutto dove sono finita io? O perlomeno l’io slanciato, giovane e radioso che senza sforzo quei bambini se li portava al collo.)

Non si vedono vacanze all’orizzonte e io e il Capo perseguiamo fintamente l’utopia del mantenerci in forma con le nostre camminate mattutine in zona porto che partono bene ma poi finiscono in vacca davanti alla tentazione di una colazione abbondante.

La scorsa settimana siamo incappati in questa mega manifestazione di Triathlon dove una sorta di razza sovrumana, vicinissima allo stato di semidio, ci ha incantato con le proprie incredibili prodezze.

Non capisco come questi esseri in tutina possano sopravvivere a un tale sforzo fisico a alla madornale produzione di sudore che ne consegue ma posso assicurarvi che ce l’hanno fatta tutti e sembravano persino contenti.

Sono ben rassegnata all’idea di non potercela fare.
Lo sport non fa per me e pace.

Preferisco il tributo di sangue che ogni santo giorno pago alle zanzare mentre adempio con gioia ai mei doveri di contadina e giardiniera.

Che soddisfazione i miei vasetti dove (talvolta persino con successo) tento le moltiplicazioni delle mie piante preferite!
E tutti quei germogli e quei minuscoli fiorellini che spuntano sulle mammillarie…il paradiso terrestre!

Persino la mia orchidea mostro quest’anno ha voluto strafare con una serie di fioriture continue e copiose.

Per non dire delle mie fragole, buone, dolci e grassoccie che però sembrano attirare anche le bocche affamate delle lucertole, a cui ho preso l’abitudine di lasciarne un paio da divorare così che non me le smordicchino tutte senza riguardo.

Insomma, la vita prosegue e sembra ancora una volta sorridermi.

La primavera è la stagione più bella che estiste (a parte i maledetti pollini!).

Godiamocela!


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