cose dentro cui mi perdo

In questi giorni ho cercato di fare il punto della mia situazione domestica, per di capire cosa mi tiene lontana dalla tastiera e dal mio scalcagnato diario.

Suppongo vi siano delle ragioni molto più profonde di quelle che ho trovato guardandomi intorno ma vigliacca e pigra come sono, preferisco farmi andar bene il mio breve elenco piuttosto che mettermi a scavare.

Una delle cose che più mi impegnano a casa sono i miei troppi felini.

Da mesi ormai vado ripetendo che se rinasco faccio tutto uguale sì, ma senza gatti.

Entrano, escono, mangiare, bere, ripulire, raccogliere…ma questo è niente rispetto alle esigenze alimentari della signorina qui sopra.

La Cicciona, dopo l’asportazione dei denti causa stomatite cronica, gradisce solo e soltanto un macinato a coltello di pollo fresco, con l’aggiunta di una cucchiaiata di tonno su piattino di ceramica.
Quando è troppo me lo restituisce in altra forma e consistenza sotto al tavolo, quando è poco il bis viene chiesto a breve con un’insistenza che definirei più che molesta.

Quindi, insomma, oltre ad avere sempre le mani che odoran di tonno è tutto un continuo preparare micropasti e ripulire a dispetto delle previsioni veterinarie che prevedevano un rapido ritorno al consumo di crocchette.

Di tutto questo vengo ampiamente ripagata con un amore cieco e totale che si manifesta in molti modi, non tutti poi così gradevoli ma diciamo che a me basta.

Altra cosa che richiede la mia attenzione costante nella stagione invernale è la custodia del fuoco.

Come una novella Vesta, tra imprecazioni e scottature, mi occupo dell’accensione e del suo matenimento perchè avendo un’impianto termico che gli si collega, la temperatura di tutta la casa dipende dalla qualità e quantità del fuoco e confesso che a tutti noi piace parecchio il caldo.

Non essendo riuscita a padroneggiare la pirocinesi ho impiegato anni ad imparare come si fa funzionare un camino, ma ora mi sento di riuscirci abbastanza bene.

Lontanissimi sembrano essere i tempi in cui lo mandavo a fuoco ogni tre giorni e terrorizzata aspettavo fuori al freddo che qualcuno venisse in mio soccorso certa che sarebbe esploso tutto.

C’è poi la preparazione dei pasti che in certi periodi (quando mi sento una cuochina sopraffina) fila liscia e mi regala anche qualche gioia, ma nella fase “tutto vorrei fare tranne che da mangiare” è un disastro.

Ogni anno parto piena di buoni propositi sul fare la pasta in casa, i dolci e tante altre cose buonissime poi mi perdo per strada nel giro di un niente…e forse è meglio così perchè finisco sempre per mangiare più del necessario e a questa età non è proprio il caso.

Ci sono i tarocchi, che continuo a studiare e mi sembra di non vedere mai il fondo perchè i testi e le teorie sono tante ma la mia memoria è molto fragile e questo comporta uno sforzo notevole tanto che spesso non mi sento proprio all’altezza.

Seguo tutti questi cartomanti un po’ influencer, sciolti, sicuri, bravissimi. Pescano la carta del giorno e aprono una porta sull’infinito.
Io invece, la maggior parte delle volte prendo una carta e ammutolisco perchè non mi viene nessuna associazione, il vuoto assoluto.

Ma non mi arrenderò, questo è sicuro.

Ma la maglia? Non penserete che io abbia smesso di farla?! Ammetto che ho mio malgrado rallentato i ritmi ma c’è sempre un maglione sui miei ferri.

E poi c’è questa mia nuova passione che ho preso un po’ come una terapia necessaria a conservarmi un cervello funzionante per gli anni a venire.
Di fronte all’evidente calo di sinapsi sono corsa ai ripari con l’enigmistica e mi son messa di buzzo buono ad imparare come si risolvono i rebus.
Ho trovato questo libro che mi è stato utilissimo e ho coinvolto il resto della famiglia in questa impresa divertente, che a volte ci esaspera ma poi ci regala grandi soddisfazioni.

Dietro ai rebus c’è un mondo di persone incredibili che hanno un modo di pensare così lontano e diverso dal mio da lasciarmi spesso a bocca aperta.

Anche la lettura occupa uno spazio importante del mio tempo e dei miei pensieri e da quando ho questo nuovo potentissimo reader leggere è tornato ad essere un piacere.

Sto affrontando la famosa infinita Recherche che mi sembra molto meno pesante di quanto mi aspettassi ma che dopo questa lunga immersione mi porta ad avere lunghissimi pensieri in stile proustiano e a sentirmi dentro un costatante obbligo introspettivo.

Ohi ohi.

Per non parlare di questo strabiliante ricamo con cui ho voluto salire di livello perchè dopo tanti anni mi sembrava giunto il momento di alzare l’asticella ma in realtà esco letteralmente pazza con tutti i coriandoli in cui mi imbatto (coriandoli sono singole crocette di un colore diverso che richiedono continui cambi di filo).
Ma sono così innamorata di questo quadro che non mi arrenderò tanto facilmente.
Forse esteticamente non è il migliore di Christensen ma l’espressione del volto del protagonista secondo me vale tutta la fatica.

C’è però un problema di fondo a tutte queste cose che voglio fare ed è la coperta ponderata che mi salta addosso ogni volta che mi siedo.

Non so se conoscete la coperta ponderata; praticamente è una coperta con un peso specifico di una decina di chili che viene raggiunto grazie all’inserimento di perle di vetro nell’imbottitura e che viene utilizzata dalle persone con problemi di insonnia o di stress.

Pare che il peso e il calore garantiscano un sonno profondo e prolungato e in un certo senso mi sento di confermarlo.

La mia personale coperta ponderata, fatta di un numero imprecisato di gatti mi garantisce l’addormentamento immediato e un sonno profondissimo che viene immancabilmente documentato dai miei familiari.

E quindi come faccio ad imparare il punch needle, a fare un’altra coperta all’uncinetto, a leggere di più e a scrivere sul blog?

Qualcuno mi dia un consiglio.
Bevo già parecchio caffè e sono arrivata a cercare sul web “pastiglie per non dormire”.

Niente.

Io mi sa che non ce la posso fare.

10 thoughts on “cose dentro cui mi perdo

  1. Aspettavo un tuo post. Io sono una di quelle che ogni giorno guarda se hai pubblicato qualcosa, finalmente oggi è successo!!
    Mi piace sempre leggere i tuoi post, finisco di leggerli e ho sempre un sorriso sul viso :-).
    Anche noi ogni pomeriggo/sera ci cimentiamo con il fuoco e tenerlo acceso per più ore è un “lavoro”. Non abbiamo un camino ma come sai una stufa/cucina e così approfitto per cucinare il pranzo del giorno dopo. Nel periodo natalizio avevo smesso di fare dolci perchè casa era “invasa” da dolci comprati, ora a grande richiesta del mio bello, che qualche sera fa se ne uscito “ma le crostate non pensi di farle più?” :-), ho ricominciato, e per ora faccio solo crostate che sembrano essere il doce più apprezzato, ne faccio una o due a sera :-).
    Il lavoro a maglia va avanti a rilento, ho più lavori già cominciati, alcuni da anni che non “riesco” a finire ma mi voglio mettere sotto e portare a termine almeno quelli estivi cosò avrò qualcosa da mettermi :-).
    Ecco l’enigmistica è una cosa che vorrei cominciare a dedicarmi, vediamo se mi ci metto.

    1. Ma grazie Oriana!
      Non sai quanto mi fa contenta trovarti qui, soprattutto in questo mio periodo di stanchezza e latitanza.
      So che anche tu fai un sacco di cose (hai tralasciato lo sport nel commento qui sopra, che immagino sia una parte importante della tua vita e del tuo tempo) ma io ultimamente mi accorgo di essere lentissima.
      Mi prefiggo degli obiettivi e li manco SEMPRE. E non è che siano chissacchè.
      Mi sento parecchio inconcludente ma non riesco a ridurre il numero delle cose da fare, anzi, son sempre lì che punto a buttar dentro qualcosa di nuovo.
      Mi auguro sia una fase passeggera e non peggiori con l’avanzare dell’età perchè per me è abbastanza frustrante avere quel dannato maglione sui ferri da due mesi e non esser nemmeno arrivata alle maniche.
      Fortuna che son comunque un cuor contento!
      Ciao Oriana.
      Anche io passo sempre a leggerti ( ho visto Venezia e il bellissimo zainetto che ti ha fatto tua mamma) ma dal telefono fatico sempre a lasciare un commento.
      Un abbraccio grande

  2. …non sono capace di dare consigli…cerco di darne pochi pure a lavoro …perché si sa che funzionano poco…perché ognuno è asse’…e poi perché anche io sono impelagata fino al collo pressappoco come te …solo che da te è tutto documentato ,studiato e più bello…..Io da te imparo tante belle cose…Incominciamo dal ricamo …quello appeso a quel coloratissimo camino te lo ruberei…e tutti quei volti !!!??? Sono Bellissimi …ma dove si comprano? Oppure sono unici…mia figlia mi ha regalato dei disegni che ha preso da Purl Soho…sono bellissimi ma quelli tuoi sono troppo belli…Questo ultimo tuo ricamo mi ha ricordato un quadro che avevo preso da Dino Catalano Sabaudia …un artista che per un periodo della sua vita disegnava tutti volti…che io intitolai la gente …ora se l’è preso mia figlia per la sua casa al porto…Mi ha ricordato anche mia zia …abitava a Como…e aveva la passione per il mezzo punto ,aveva fatto dei guadri enormi di scene di caccia …chissà che fine hanno fatto poi quando lei è andata a stare in una casa di riposo…e poi è morta…vabbe’
    I gatti …io ne ho una sola nera che per colpa del cane,che prese mia figlia con i bambini Bielorussi ad un canile , è costretta a vivere sugli alberi del recinto delle galline perché lo psicologo del cane dice che soffre per l’abbandono e quindi vuole tutte le attenzioni e il giardino per sé….ma la mattina quando il cane è legato viene mi fa un po di fuse e io do la sua razione di cibo …crocchette per gatti sterilizzati e scatoline già pronte della conad …che mi sembrano ben accettate e tanto carine con quel gatto con il gomitolo di colore diverso a secondo se è manzo vitello pollo pesce… e lo stesso faccio per il cane …che poi quando hanno finito …lei si è ritirata sugli alberi …allora libero il cane…
    Del camino si occupa mio marito…io brontolo solo sia se mette tanta legna e sia se ne mette poca …ma noi lo usiamo più per compagnia che per riscaldare tutta la casa …io mi occupo delle galline …7 galline …alle quali pulisco tutte le settimane e non faccio mancare mai granoturco e acqua …e loro mi fanno le uova che mi sembrano piccoli gioielli…ancora devo finire di leggere …quattro galline…io non lo capisco..
    Le maglie …mai come quest’anno ne ho fatte due per mia figlia ..e se l’è pure messe ..una quando per lavoro è andata in Germania e l’altra quando è andata nelle Langhe Alba …per svago riportato un po di barolo e cioccolato…poi la sua mente il suo cuore sta a Minsk…Solo il giorno di Natale siamo stati insieme …il giorno dopo tutti e due sono partiti lei per Minsk a-15 gradi e Marco per l’Algeria …sempre il solito viaggio solitario con la moto da dove mi inviava foto e video bellissimi fatti con il drone …del deserto e di file di cammelli….poi l’ultimo giorno ha saputo che drone era proibito…ormai era andata …lui si fa volere sempre bene….e vabbe ‘….poi I rebus … i tarocchi .. la coperta ponderata …l’altra coperta …io lavoro …lavoro…lavoro..
    a 70 anni 🙃🤔😔…io invece volevo fare la nonna felice.. e vabbe
    Non rileggo e speriamo che me lo fa inviare perché spesso non è possibile …e vabbe

  3. …questa volta me lo ha inviato ..ho riletto.a punti neanche si capisce …dove dico …lavoro lavoro lavoro …purtroppo una delle tre socie sta poco bene quindi la stiamo sostituendo…e non ci decidiamo a mettere una farmacista …insomma è parecchio complicato …impossibile dare consigli …mi sa che non ce la possiamo fare..
    Buona giornata
    Buon S.Valentino..
    Un abbraccio…

    Buona giornata ..
    Buon S Valentino

  4. …mamma mia ho scritto proprio malissimo ora mi sono accorta pure di quel “asse’ ” quello proprio è imperdonabile ..quello sta per “a sé ” vabbe che erano forse le le 5 e mezza quando ho scritto…ma resta sempre un errore orrore🙃😔

  5. Ciao FrancaRita!!
    Che bello riaverti qui!
    Ma cosa ti importa degli errori! Vedessi i messaggi che mi scrive mia figlia col telefono…tutti da interpretare perchè leì è sempre di corsa e scrive senza guardare.
    Purtroppo la vita raramente va come noi la vogliamo e tocca essere felici lo stesso, cercando di scovare il bello ogni giorno, senza guardarci troppo da lontano che tanto non serve.
    Gli schemi dei miei ricami li prendo su questo sito
    https://heavenandearthdesigns.com/
    dove sono suddivisi per artisti. Si tratta di riproduzioni di opere di illustratori o pittori contemporanei.
    Il mio preferito da sempre è James C. Christensen (sia il ricamo sul camino che i volti sono ricavati da suoi dipinti) che era un vescovo mormone dello Utah e ogni sua opera ha un significato religioso da scoprire attraverso simboli o piccole frasi nascoste.
    Credo sia il mio artista preferito in assoluto e mi spiace di aver solo una vita, altrimenti ricamerei tutti i suoi quadri che non mi stancano mai.
    Anche io vorrei poter dare quelle comode scatolette conad alla mia gatta sdentata ma da quando è stata male, la schifosa, non mangia altro che il maledetto ponno. Le abbiamo provate tutte ma non c’è niente da fare. Il veterinario dice che probabilmente associa i cibi pronti a quando stava male e quindi istintivamente li rifiuta, invece il pollo che è cosa nuova le piace. Che fortuna 🙂
    Che strazio del cuore questi bambini lontani. Io non oso pensare al magone tutte le volte per lasciarli. A -15 gradi poi. Ma cosa tocca fare per riuscire ad averli in affidamento? Aspettare che siano maggiorenni praticamente. Non ho parole davvero.

    Basta lavorare sempre però!
    A settant’anni devi anche riposare e fare le cose che ti piacciono.
    (Ma secondo me anche stare in farmacia ti piace, è bello incontrare tanta gente ed aiutarla a stare meglio).

    Conto di essere più costante nel pubblicare i miei post, quindi ci vediamo presto.
    Un abbraccio grande a te e ai tuoi figli che contribuiscono a mantenerti giovane, coi loro viaggi e le loro avventure.

    Grazie di ♥ per le tue parole.

  6. Ciao, ho letto questo tuo post e qua e là ho sbirciato nel tuo blog, e spero tanto che tu troverai sempre un po’ di tempo per scrivere, così ti posso leggere… Complimenti per i tuoi gatti, per i meravigliosi lavori che fai (ma è a punto croce quell’incredibile ricamo?), per la tua voglia di leggere e fare rebus, ma soprattutto per la tua ironia.
    P.S. Io il punch needle l’ho imparato, ma ho una borsina da finire da circa due anni…

    1. Ciao Ninfa, grazie per il tuo commento e benvenuta!
      Si, quello è un tipo di punto croce in cui il punto ha una dimensione di un paio di millimetri, così che la resa alla fine diventa quasi fotografica. Ormai è l’unico che faccio perchè nonostante i lunghissimi tempi di realizzazione alla fine il risultato è fantastico.
      Ovviamente sono venuta a sbirciare il tuo blog e mi piacciono tantissimo le tue scatoline (tra l’altro ho un pacco di carta da origami, residuo di una delle mie tante fisse) e le borse all’uncinetto che sono davvero splendide!
      Grazie ancora per esserti fermata
      A presto

  7. Non so se questo commento sarà pubblicato, ma ci provo. Riordinando i preferiti sul mio pc ho ritrovato il tuo link ed eccomi qua. Vedo che è un po’ che non aggiorni. Spero sia una pausa volontaria. Rileggo volentieri, anche se non spesso, i tuoi post, così ricchi di colore e dettagli interessanti. Vediamo se il commento ‘parte’, inutile che mi dilunghi. Un saluto

    1. Ciao Surfinia! Grazie che passi ancora di qui!
      Purtroppo la pausa è sia volontaria che involontaria…nel senso che vorrei essere più costante con gli aggiornamenti ma finisco sempre col perdermi per strada.
      Sono in un periodo più di lettura che di scrittura ma sto bene e continuo a fare le stesse cose che vedi nelle mie foto.
      Grazie ancora per la visita e il commento.

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