Somewhere Over The Rainbow

Vabbè dai, portate pazienza, scrivo un altro post velocissimo sull’estate e poi passo oltre…
Queste foto si riferiscono alla nostra ennesima sortita all’acquario di Cattolica.

A dire il vero avevamo un po’ messo il veto sulle gite ai parchi tematici e simili, sia per il costo che per l’età raggiunta dai nostri pargoli, ma Attilio ha scelto questo come regalo di compleanno e quindi non si é potuto dire di no. Io poi a dire il vero lo capisco perfettamente perchè probabilmente riuscirei a viverci dentro un acquario e molti dei ricordi piacevoli della nostra famiglia sono legati a vacanze in città acquario-munite !

Mi sto interrogando a fondo su questo timore di avere desideri che sembrano essere inadatti alla sua nuova età.

L’adolescenza è proprio una fregatura.

Si è così impegnati ad essere come si aspettano gli altri che si finisce per perdere di vista quello che realmente ci piace e ci fa stare bene.

Io non ho avuto una bella adolescenza… stavo sempre a tormentarmi per cose che ora mi sembrano prive di qualsiasi interesse.

Pare che il principino di casa stia seguendo le mie orme e io non posso fare a meno di crucciarmi con lui, perchè sarei felice se tutto questo suo lavorio interiore sfociasse in qualcosa di bello e positivo.

Facile eh ?!

Giuro che se trovo la ricetta giusta poi la pubblico 😉

(E comunque non c’é cosa più bella del vederli complici almeno una volta !)

Poi ovviamente dentro un’estate torrida e arida come non se ne ricordavano da decenni il giorno del suo compleanno è venuto giù il mondo…ma noi ci siamo divertiti lo stesso.

( Notate la teatralità della sorpresa per i regali che lui stesso si è comprato !)

Tra le tante gitarelle che abbiamo fatto, voglio ricordare quella a Pergola che è famosa per i suoi bronzi dorati, ritrovati per caso e oggetto da sempre di un’aspra contesa con Ancona.

Immagino che la cittadina abbia avuto dei fondi speciali per l’allestimento del museo, perchè è davvero molto curato e moderno.

C’è una preparatissima guida volontaria che parla piano piano ma con una passione che coinvolge.

La cosa buffa che ci é capitata é stata di finire in gruppo con due contestatori incontenibili che di fronte alle correzioni apportate a penna da Vittorio Sgarbi sulle descrizioni murali, pretendevano a gran voce di parlare con ” il  sovraintendente ” per manifestare il loro veemente dissenso. Giuro che erano così infervorati che per un attimo abbiamo temuto che si mettessero a sfasciare tutto!

A me le persone appassionate e passionali piacciono molto e le guardo sempre con occhio invidioso, perché io difficilmente trovo cose per cui valga la pena scaldarsi o attaccar briga, però in questo caso ho potuto constatare che sconfinare nella cafoneria é un attimo proprio!

Ci sono state anche parecchie rievocazioni storiche nella nostra estate.

A dire il vero ho pochissime foto perchè vista la caldazza e l’affollamento spesso ho messo da parte la reflex e ho preferito scattare con il cellulare ma la qualità è talmente bassa che non mi sono nemmeno impegnata a trasferire le foto e a dargli una sistemata.

Non so se sia il fatto che si tratta sempre di una fotocopia di quelle dell’anno precedente o la massiccia presenza di gente che le rende meno fruibili, di sicuro  c’è che siam rientrati a casa sempre meno convinti di tornare e questo è per me un gran dispiacere.

Queste sagre erano uno dei punti fermi della mia vita da “immigrata”.
Prima di trasferirmi nelle Marche non avevo mai visto delle feste di paese così straordinarie.
Spero davvero di ritrovare lo stupore e l’entusiasmo che mi spingevano a non perderne nemmeno una.

Il mio personale simbolo Summer 2017 è inevitabilmente questo girasole rosso, che ho curato come un figlio e che mi ha ricambiata con fiori bellissimi che mi sono portata in casa nonostante l’allergia e che a tutt’oggi mi deliziano con la loro presenza.

Indimenticabile sarà anche l’invasione di grilli che ci ha investiti come una piaga biblica.

Centinaia di grilli silenziosi che ci hanno affollato casa entrando da ogni pertugio.

Memore dell’infinito rispetto che queste creature godono dall’altro capo del mondo e intenerita dal loro girovagare pacifico ho optato per la convivenza.

( Diversamente l’hanno pensata i miei gatti, che ne hanno torturata, sterminata e ingoiata una notevole quantità. )

Poi però é ricominciata la scuola e il nostro primo giorno è iniziato così…speriamo sia di buon auspicio !

Buon rientro nel mondo !

Toc toc…

…c’é ancora qualcuno da queste parti ?

Spero di sì perchè ho un sacco di foto arretrate nel mio archivio e ho intenzione di postarle tutte, anche se cominciano ad essere un po’ datate rispetto a questo settembre arrivato quatto quatto.

Il riccio Sloppy è stato senza dubbio il personaggio della nostra estate.

Rimasto orfano in tenerissima età e trovato per caso ( ma sappiamo bene che il caso non esiste) nel nostro giardino, lo abbiamo sfamato, pesato, e coccolato fin quando ha raggiunto un livello di autonomia che lo ha riportato al suo stato selvatico e gli ha cancellato dalla memoria la nostra amorevole presenza, spezzandoci il cuore.

Ora lo ascoltiamo arrivare con il buio per rubare il cibo ai gatti e a malincuore ci teniamo alla larga per non disturbarlo, e mentre il Capo tenta di consolarmi dicendo che la sua natura è quella, io dentro di me non posso non pensare a quanta ingratitudine racchiudono quei piccoli aculei.

(Lo penso con affetto però 😉 )jamboree (61)

Un’altra cosa che mi ricorderò di questa estate 2017 é l’incredibile caldazza che ci ha tenuti sempre sotto scacco e che ha evidenziato una mia insana dipendenza dall’elettrodomestico più odiato dai miei coinquilini.

Tre mesi passati a litigare per il forno sempre acceso mi hanno messa davanti alla dura realtà: io non sopporto le crudità.

Ad un giorno di insalata ne faccio seguire tre di verdure gratinate; se a pranzo ci sono i pomodori mi spetta di diritto una cena di patate.

Se poi qualcuno fa l’errore di azzardare un complimento per la mia torta salata se la ritroverà proposta settimanalmente e non avrà altra via di scampo che proporre di cenar fuori ! Cosa che in effetti è stata fatta abbastanza spesso !

Bé ma non ho solo rotto le scatole, giuro.

Siamo anche andati parecchio a spasso !

Le foto di questo post si riferiscono al famoso Summer Jamboree di Senigallia che è un festival ispirato alla cultura e alla musica dell’America anni ’40 e ’50.

Pur non essendo una fanatica devo dire che amo molto l’atmosfera di quegli anni e vederla rivivere addosso agli appassionati veri mi fa sempre un certo effetto.

Abiti, acconciature, balli e musica sono stati la parte più interessante del festival e anche se il mio è un approccio legato più ai romanzi e alla letteratura, devo dire che mi sono divertita un sacco alla gara di ballo e al concerto finale.

La parte migliore di queste manifestazioni restano comunque e senza ombra di dubbio le persone che le popolano e le animano a loro insaputa.

Nota dolente (oltre ai prezzi di praticamente tutto) é quello che noi chiamiamo il “magna magna“, ovvero la sovrabbondanza di offerta alimentare e commerciale rispetto a quella di eventi ed intrattenimento.

Capisco che la gente debba mangiare e comprare, ma temo che questa cosa stia sfuggendo di mano, soprattutto in quegli eventi che vengono spacciati come culturali.

Spesso di fronte a queste considerazioni negative penso di essere io ad avere troppe aspettative, ma giuro che non ho potuto fare a meno di chiedermi cosa ho imparato dell’America anni ’40 e ’50 durante la mia permanenza al festival e la risposta è stata “poco“.

E quel poco riguarda la straordinaria bellezza della musica Swing e del Boogie Woogie, che mi hanno totalmente conquistata e ad avere il fiato necessario non ci penserei due volte a buttarmi in pista.

(Massimo rispetto per certe signore non più giovani che svolazzano e capriolano senza nemmeno spettinarsi)

***
Buon inizio di settembre,
ci rivediamo a breve per la seconda puntata dell’estate più placida del secolo.